Passa ai contenuti principali

Ti dico un segreto, Alice: "I migliori, sono matti!"

     Ed eccomi qui, a scrivere il primo post del 2021. Lo so, sono incostante, pubblico o troppo spesso o troppo frequentemente e tanti argomenti che vi avevo promesso di toccare non sono ancora comparsi fra le righe di questo blog. 

La verità è che, prima di pubblicare, voglio studiare bene il contenuto e essere certa di condividere ricette e nozioni corrette. Non è nella mia natura fare copia e incolla o sbandierare contenuti che non sento miei: dentro a ogni post e ad ogni ricetta c'è un mondo di ricerca e di dedizione, ci sono numerosi esperimenti e tantissimi fallimenti. 
Per questo, si mi dispiaccio di non essere presente quanto vorrei, ma non mi scuso...perché penso che pubblicare contenuti veri e sinceri abbia più valore che bombardarvi di meravigliose idee campate per aria ^_^


    Fatta questa dovuta premessa, oggi sono pronta a raccontarvi della mia amata pasta matta. Spesso avete visto le mie torte salate sui miei social e più di qualche volta ho citato questo tipo di pasta.

Ma di cosa si tratta?

La pasta matta è un semplicissimo impasto fatto di acqua, farina, sale e olio. E basta. Non contiene alcun tipo di agente lievitante e per questo motivo viene anche chiamata "Pasta Morta". Questa particolarità le permette di essere veramente molto veloce da preparare e di non gonfiarsi in cottura. In più, grazie alla composizione veramente basilare, la pasta matta risulta essere un impasto dal sapore neutro, che dunque può essere utilizzato sia nelle preparazioni salate che in quelle dolci.

Io la uso ormai sempre per preparare le torte salate, sostituendola così alla pasta sfoglia, decisamente più pesante e di difficile produzione casalinga (avrete capito che tendo il più possibile ad autoprodurmi casalingamente la maggior parte dei cibi!). Molte persone la usano anche per preparare lo strudel e credo che possa essere davvero notevole la differenza del risultato finale rispetto alla sfoglia! [ndr non sono amante di questo dolce e non l'ho mai preparato, quindi non posso esprimermi].

Vediamo subito di cosa si tratta, che è più lungo a spiegarsi che a farsi *.*

Ingredienti [per una tortiera da 20cm di diametro]:

- 250gr di farina debole (0 o 00)
- 100gr di acqua 
- 4 cucchiai di olio
- 1/2 cucchiaino di sale


Procedimento:

In una ciotola inseriamo la farina e il sale e mescoliamo bene per distribuire quest'ultimo uniformemente. Facciamo, quindi, la classica fontana al centro e inseriamo l'acqua e l'olio e iniziamo a incorporare piano piano la farina. L'obiettivo è bagnare tutta la farina e lavorare l'impasto a sufficienza per ottenere un panetto omogeneo che, preferibilmente, facciamo riposare almeno 30 minuti.
Questo passaggio non è fondamentale, ma aiuta l'impasto a redistribuire omogeneamente i liquidi.
A questo punto abbiamo il nostro prodotto finito, con neanche 5 minuti di lavoro e senza sporcare planetarie e strumenti vari!! Facile, no?

Possiamo, come dicevo, usarla in mille maniere: io la uso per foderare una tortiera e la farcisco con spinaci, ricotta e uova, ma ci si può inserire veramente tutto quello che volete!
Basta avere l'accortezza di bucherellarla prima di farcirla e di farla cuocere 40-50 minuti a 170*.


    La versione che voglio farvi vedere oggi è un esperimento: ho usato 50gr di farina di grano saraceno e 200gr di semola di grano duro che hanno dato all'impasto una texture un po' più grezza e un sapore più rustico, che poi ho smorzato con un ripieno di zucchine grattugiate, ricotta e uovo. Per i più golosi, dello speck, magari leggermente passato in padella, avrebbe dato un gusto ancora più deciso e una nota di croccantezza al tutto!







Commenti

Post popolari in questo blog

Il pane di Giulia

     Torniamo un po' alle origini e parliamo di PANE . Mi stupisce sempre pensare a quante varianti ne esistano e a quanto, in fondo, sia un elemento presente in praticamente tutte le culture! Mi affascina studiarne le caratteristiche e soprattutto capire cosa crea le differenze di risultato pur utilizzando gli stessi ingredienti. Molto spesso, tuttavia, il pane viene maltrattato e mal visto negli ultimi tempi: fonte eccessiva di carboidrati e troppo frequentemente accusato di disturbi a causa del suo contenuto di glutine. Per quanto riguarda il primo punto, ahimè, l'unica via di fuga è avere un'alimentazione sana ed equilibrata e saper inserire il giusto quantitativo nel proprio apporto calorico giornaliero...mangiare la pasta O il pane e non entrambe le cose è già un buon punto di partenza. Non è necessario eliminare il pane dalla propria dieta per ridurre il quantitativo giornaliero di carboidrati assunti, né tantomeno serve a farvi dimagrire prima! Relativamente al pr...

Pizza alta idratazione metodo No Knead

Non ho mai nascosto la mia immensa passione per gli impasti lavorati a mano: è una sensazione così bella quella di lavorare un prodotto che piano piano prende forma e vita. Non solo, ritengo che impastare a mano sia un modo di trasmettere al prodotto finale tutto l'amore racchiuso nella delicatezza del gesto e nella pazienza di dedicare il proprio tempo (e, perché no, la propria anima) a qualcosa che poi diventa un dono per noi stessi che lo mangiamo e per le persone con cui lo condividiamo. Forse per al massimo un anno ho tenuto la planetaria, ma non riuscivo a gestirmela, non riuscivo a "sentire" gli impasti e così ho deciso di venderla. C'è da dire, però, che la planetaria assolutamente non è comparabile alle macchine impastatrici a spirale o a braccia tuffanti...che sono un sogno nel cassetto e che prima o poi mi regalerò! Infatti, i meccanismi di lavorazione sono completamente diversi e, conseguentemente, anche i risultati...ma stiamo parlando di macchinari semip...

Plum Banana Bread

     Non è un plumcake, non è un banana bread: è il meglio di entrambe messo insieme 😎 Avevo voglia di preparare un dolce per la colazione che soddisfasse il palato ma non eccedesse con le calorie: il classico plumcake allo yogurt è delizioso, ma un po' troppo pesante...di contro, il banana bread è spesso stopposo e non così allettante come vorrebbe sembrare.