Qualche giorno fa sul mio profilo Instagram ho voluto lanciare un sondaggio a proposito del riso in bianco (non il risotto!) e il risultato non si è allontanato troppo dalle mie attese: molti di voi mi hanno detto che cucinano il riso solo bollito! Beh, ciò non mi stupisce affatto...anche io lo mangiavo solo così fino a qualche tempo fa, tuttavia mi aveva dato una nausea che nemmeno ve lo immaginate! Infatti, era da tempo che evitavo di mangiarlo, preferendo pasta, cous cous o altri cereali: il riso bollito proprio mi andava fuori dalle orecchie!
Quando si cucina il riso immerso in acqua bollente, esattamente come succede con la pasta, questo rilascia nel liquido il proprio amido. Però, a differenza della mia tanto amata pastasciutta, il riso è un cereale [Graminacea del genere Oryza] che contiene una grande quantità di amido al suo interno (pari al 70-80% del peso del seme!!!): questo amido subisce, con la cottura, la cosiddetta gelatinizzazione* che lo rende sì molto più assimilabile quando è caldo, ma allo stesso tempo, con il raffreddamento, implica anche la cristallizzazione dello stesso, rendendolo più difficile da digerire.
Non solo: i cereali in genere sono prodotti disidratati che in cottura richiamano molta acqua: più ne hanno a disposizione e più ne assorbono.
Ma allora come mai il riso, sostanza altamente energetica, è la risorsa alimentare principale per molte popolazioni, soprattutto asiatiche? Perché è considerato un prodotto dietetico e di alta digeribilità?
Vi siete mai chiesti come mai il riso che mangiate in un ristorante etnico non ha niente a che vedere con il nostro risotto né con il riso bollito?
Io me lo sono domandata più e più volte: non sopportavo l'idea di ricadere nella tentazione di uscire a mangiare in un ristorante etnico solo per poter mangiare un riso soddisfacente! Nè tantomeno avevo il tempo e la voglia di cucinare sempre risotti ^_^
Così ho iniziato a studiare, a cercare materiale e ho capito che la differenza la fa la cottura! In più, per cuocere il riso esattamente come piace a me ci vuole circa la metà del tempo di quello che si impiega per portare a bollore l'acqua e cucinarlo in maniera "tradizionale"!
Non ci credete? Ecco qui: basta semplicemente dare al riso la quantità di acqua necessaria e sufficiente affinché arrivi a cottura, senza tuffarlo in piscine olimpioniche *.*
Si prende la quantità di riso desiderata (meglio varietà come il basmati o il jasmine) e lo si mette in una padella con un filo di olio a tostare. Parallelamente, si porta a ebollizione (in un pentolino, con il boiler oppure nel microonde) una quantità di acqua pari al doppio del peso del riso [80gr di riso con 160gr di acqua, ad esempio]; una volta che arriva a bollore la si inserisce nella padella calda con il riso, si attende che l'acqua torni a sobbollire e si abbassa la fiamma al minimo coprendo con un coperchio [attenzione! l'acqua bollente potrebbe creare degli schizzi essendo inserita in una superficie altrettanto calda]. Si lascia quindi cucinare per circa 8-10 minuti, ovvero il tempo che il riso impiegherà ad assorbire tutta l'acqua e a cuocersi adeguatamente. Se vi piace, potete anche pensare di aromatizzare l'acqua con del curry o della curcuma, così da dare un bel sapore deciso al riso, che assorbirà le spezie assieme all'acqua ;-)
Durante questo tempo potrebbe essere che l'acqua bolla troppo e rischi di uscire: nessun problema, aprite leggermente il coperchio per far uscire il vapore eccessivo!
Al termine degli 8-10 minuti il vostro riso sarà pronto per accompagnare ogni piatto anche se, a mio avviso, è meglio lasciarlo riposare almeno un paio di ore in maniera che i liquidi si redistribuiscano omogeneamente. Se poi gradite dargli anche un tocco di croccantezza, lasciatelo in padella e passatelo qualche minuto sulla fiamma viva in maniera che si formi una bella crosticina *.*
Personalmente, questo approccio di cottura del riso è stata la svolta! Da quando ho iniziato ad adottare questa tecnica non l'ho più abbandonata e ora spesso preferisco un buon riso alla pasta: perché? Come già detto, il riso è un alimento altamente energetico e molto saziante, senza contare che il suo volume praticamente raddoppia in cottura e ciò è molto importante per soddisfare la cosiddetta fame degli occhi. Non bisogna, infatti, sottovalutare quanto ciò che percepiamo con gli occhi impatta sulla soddisfazione fornita dal cibo: vedere una piccola quantità trasformata dalla cottura in un ricco e appetitoso piatto aiuta molto a saziarci e soddisfarci adeguatamente, senza poi cercare ulteriori cose da mangiare!!!
*la gelatinizzazione dell'amido è un processo a cui spesso si fa uso nel campo della panificazione poiché rende l'amido stesso più "attaccabile" dagli enzimi che lo scompongono, contribuendo a formare più zuccheri nell'impasto che, di conseguenza, fermenterà con più intensità.
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